Documentazione prodotta da:
Confraternita della Passione di Santa Maria della Lama
Sede della confraternita:

Chiesa della Passione di Santa Maria della Lama - Noicattaro (Ba)

Condizione giuridica:
Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto il 17 settembre 1936
Date di esistenza:
[1615] -
Profilo di storia istituzionale:

Allo stato attuale delle ricerche non è  possibile risalire con precisione all’anno di fondazione della confraternita. Tutta la documentazione antecedente il 1815 è andata distrutta negli incendi appiccati ai documenti e agli arredi sacri nel 1645 e nel 1815 in occasione di due violentissime epidemie di peste  che colpirono Noja(1). Il sodalizio sarebbe sorto nei primi anni del XVII secolo (intorno al 1615) per iniziativa  di alcuni pii cittadini  desiderosi di poter contribuire ad alleviare le sofferenze dei poveri e degli infermi. La confraternita trovò inizialmente sede nella chiesa di S. Maria del Soccorso, nei pressi dell’antico castello(2). Ma il duca Carafa, che in quanto feudatario del paese  vantava  lo ius patronatus richiese il tempio per sé e, di conseguenza, i confratelli si trasferirono nella chiesa della Madonna della Lama. Nel 1746 il canonico don Arcangelo d’Eligis e  don Giuseppe Mannari scrissero le regole che ottennero il regio assenso il 30 giugno del medesimo anno. Solo nel 1857 un regio decreto accordò la sanatoria alla fondazione, che fu così legalmente riconosciuta(3). La confraternita aveva scopo misto di culto e di beneficenza. Il 9 novembre 1749 il sodalizio, inoltrando una petizione al capitolo, chiese di poter seppellire i confratelli e le consorelle nella sua chiesa. I redditi erano impiegati nel culto della Passione, delle anime del Purgatorio e di S. Filippo Neri(4). Nel 1945 il sodalizio assunse il titolo di Confraternita della Passione di S.Maria della Lama (5). La confraternita conta attualmente sessanta confratelli. Non c’è limitazione nel numero, ma solo gli uomini possono aderire al sodalizio. I confratelli indossano un camice bianco, una mozzetta nera, un cappuccio bianco e lo scapolare.Ogni venerdì sera i confratelli prendono parte alla Via Crucis. La confraternita cura anche i riti tra i più antichi e suggestivi della Settimana Santa. Il Venerdì Santo si snoda la processione della Naka (culla): il corpo di Cristo morto, viene portato in processione partendo dalla strada del cimitero e muovendo verso la città.

(1)

S. Tagarelli, Il mio paese…,I.  Appunti storici - Ricordi - Tradizioni - Leggende - Usi e costumi, Putignano, Officine Grafiche A. De Robertis & F., 1961-1971,  p.179
(2) M.Garruba, Serie critica de’ sacri pastori baresi, Bari, Fratelli Cannone, 1844, p. 872
(3) V.Roppo, Noa. Memorie storiche del Comune di Noicattaro, Noicattaro, Ed. Vincenzo Fiorentino, 1927, p.470
(4) Tagarelli, Il mio paese…,I, p.180-181
(5) Così come si rileva dalla documentazione d'archivio (vedi serie "Conti particolari" - 1865) la confraternita era precedentemente denominata "della Passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo".