Documentazione prodotta da: | |
Confraternita del Purgatorio | |
Sede della confraternita: | |
Chiesa di San Francesco - Gioia del Colle (Ba) |
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Date di esistenza: | |
ante 1652 - | |
Profilo di storia istituzionale: | |
«La più antica attestazione della confraternita del Purgatorio di Gioia, fra le fonti attualmente conosciute, risale al 1652, anno in cui l’arcivescovo di Bari Diego Sersale, nel corso della santa visita a Gioia "Visitavit librum Congregationis Purgatorii et mandavit fieri librum in quo describantur misse que celebrantur pro fratibus defunctis"… La sede e i fini della congregazione vengono con più chiarezza definiti nel 1695 dall’arcivescovo Carlo Loffredo che nel visitare "ecclesiam Purgatorii, que est prope matricem" precisa: "in prefata ecclesia Purgatorii, adest erecta sodalitas, vulgariter dicta del Purgatorio, et confratres eiusdem curam habent sepeliendi defunctos paupares. Nulla adest in ea erectum beneficium, nec precisum onus missarum, verum celebrantur misse ex elemosinis, que a fidelibus collignuntur, et ex eis etiam providetur ecclesia de necessario ad sacrificium misse". Il cambio della sede nella prima metà del secolo XIX deve aver rappresentato senz’altro un grosso mutamento nella vita della confraternita. Già nel 1823, infatti, l’intendente della provincia di Bari scrive al sindaco di Gioia per "…conoscere il voto di questa congregazione pel cambio si è proposto della nostra chiesa del Purgatorio con quella dei soppressi ex Francescani, ad oggetto d’incorporare la prima alla chiesa matrice per formarne un Cappellone al Santissimo Sacramento, e di promuovere il culto nella seconda, ove da questa Congregazione si possono celebrare le funzioni religiose con maggiore concorso dei fedeli, essendo tal chiesa più grande dell’attuale chiesa del Purgatorio". La permuta avviene nel 1845.» (1) |
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(1) |
A. Muscedra, L'archivio della confraternita del Purgatorio di Gioia del Colle: inventario, in Gioia. Una città nella storia e civiltà di Puglia, Volume III, a cura di M. Girardi, Fasano, Schena Editore, 1988 pp. 415 - 454 |