Documentazione prodotta da:
Confraternita del Santissimo Sacramento
Sede della confraternita:

Chiesa di San Nicola - Cassano delle Murge (Ba)

Date di esistenza:
ante 1593 –
Profilo di storia istituzionale:

"Il 25 luglio 1593 il notaio Matteo Palma rogava un testamento contenente clausole ereditarie e legati per messe a favore della confraternita del Santissimo Sacramento. Ciò dimostra che, all’epoca, l’istituzione aveva una consistenza ed organizzazione tale da permetterle di ereditare" (1). La confraternita ottenne il regio assenso il 30 aprile 1769 (2). Secondo il Garruba, la sede originaria sarebbe stata l'antica cappella della Madonna della Palma (3). La cappella fu utilizzata fino al 1810, anno in cui la confraternita si trasferì nell’adiacente chiesa matrice di Santa Maria Assunta, costruendovi un cappellone con altare di marmo per il Santissimo, ma riservandosi parte del diritto sulla cappella per l’effigie di Cristo morto, sotto l’altare del Carmine, che era solita portare in processione in occasione del Venerdí Santo (4). La confraternita era a numero chiuso, composta da trenta uomini che partecipavano alle funzioni indossando un camice con cingolo, cappuccio e mozzetta bianchi e il simbolo eucaristico ricamato sul lato sinistro (5). Con real decreto del 1845 furono ammesse anche le donne, in seguito alla supplica “implorata” dal priore al Ministro dell’Interno, nella quale si richiedeva anche la concessione del titolo di Arciconfraternita. Quest’ultimo fu concesso, previa indagine dell’arciprete sulla presenza dei tre requisiti necessari, di “antichità d’istituzione, esemplarità di condotta, ed opere pie e di carità”. Dal questionario dell’Arcidiocesi di Bari del 1929 risulta che la confraternita aveva, ormai, come scopo prevalente quello del culto al Santissimo Sacramento e che, con l'ausilio del parroco, svolgeva  anche "l'esercizio delle opere di pietà e di misericordia corporale tra fratelli". Già a quell’epoca non si conservavano più gli statuti e i regolamenti, perchè ritirati dalla Congregazione di carità. La chiesa matrice, in cui aveva sede, era scarsamente provvista di arredi sacri, tanto che si rese necessario un esposto all'arcivescovo per le necessità più urgenti. La confraternita non disponeva di finanziamenti, eccetto il contributo annuo della Congregazione di carità. Attualmente  è costituita di sole donne (7) e ha sede nella chiesa di San Nicola, da tempo abbandonata in seguito all’estinzione della confraternita del Purgatorio.

(1) L. Bertoldi Lenoci, Le confraternite postridentine nell'Archidiocesi di Bari. Fonti e
    documenti. I, Bari, Levante, 1983. pp. 123 - 125
(2) Ibidem
(3) Ibidem
(4) Archivio della confraternita del Ss. Sacramento, serie: Corrispondenza e carteggio
(5) Archivio della confraternita del Ss. Sacramento, serie: Deliberazioni
(6) Bertoldi Lenoci, Le confraternite postridentine nell'Archidiocesi di Bari.
(7) Bertoldi Lenoci, Le confraternite postridentine nell'Archidiocesi di Bari.